La presidente della Bce in audizione al Parlamento europeo comunica l’impossibilità di fermare l’inflazione ancora a lungo.
Lagarde blocca qualsiasi possibilità di bloccare l’inflazione. Nei prossimi mesi, si prevedono nuovi rialzi per i tassi d’interesse: “Le prospettive economiche si stanno facendo più fosche” a causa delle azioni di Putin. Crescita dei prezzi del gas e dei rincari sull’energia: sarebbe necessaria una riforma, perché contrastare le azioni della Russia sembra una missione impossibile.
Dichiarazioni della Bce
Durante la commissione Econ al Parlamento europeo, la presidente della Bce Christine Lagarde discute sul quadro economico in correlazione alle conseguenze subite dal conflitto in Europa. “Le prospettive si stanno facendo più fosche. L’inflazione rimane troppo alta ed è probabile resterà sopra i nostro target per un periodo esteso di tempo”, dichiara.
La guerra nel territorio dell’Ucraina provoca sempre di più gravi danni anche a livello europeo, continuando a mandare nel baratro l’economia. Inoltre, il deprezzamento dell’euro amplifica l’inflazione che è in costante crescita, e non sembra potersi fermare nel breve periodo. L’inflazione è già troppo alta al momento, “ed è probabile che rimanga al di sopra del nostro obiettivo del 2% per un lungo periodo”.
La Bce prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse per smorzare la domanda e prevenire il rischio di un ulteriore rialzo dell’inflazione. In base ai dati in costante aggiornamento verranno stabilite le future decisioni sui tassi ufficiali. Per quanto riguarda i rincari del costo dell’energia, Lagarde dichiara di non poter fermare “le azioni orribili e ingiustificate di Putin”, anche se il desiderio sarebbe quello di ostacolarle. “Non posso abbassare il prezzo del gas, vorrei poterlo fare, ma non posso. Forse una buona riforma della fissazione del prezzo dell’elettricità aiuterebbe di più”.